gettoni documentati

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    Gettone per un pane per i poveri
    Già dal 1500 era in uso donare dalle associazioni caritatevoli un gettone valevole per un pane.
    Una ricerca più approfondita fa risalire questa consuetudine al 1300
    A metà del 1300 a Milano esisteva il Luogo Pio della Pagnottella. Molto Attiva nella distribuzione del Pane per i poveri fu la Comunità di Sant'Alessandro in Zebedia una opera pia che esisteva ancora nel 1800. Naturalmente molte altre erano le opere Pie anche nella provincia ( Pantigliate,
    Prevalentemente i luoghi pii erano localizzati nel nord italia.
    Sempre a Milano esisteva l'Istituto Generale dei Poveri ovvero Regia Amministrazione delle Elemosine e le Opere pie si contavano intorno alla quarantina.
    Sempre a Milano un gettone portava sul retro la scritta su sei righe con l’indicazione del luogo ove ritirare l’elemosina: alla Croce di S. Giacomo a Porta Vercellina (poi Porta Magenta) un altro indicava che l'Opera pia Pane Quotidiano era in Viale Papiniano al 46.
    Nel Veneto erano molto attive le Opere Pie intitolate a Sant'Antonio e nate sulla traccia di una leggenda che voleva che il pane fosse del peso di un bimbo.
    Ma anche nobili privati emettevano gettoni valevoli per un pane o per diverse misure di pane.Questo gettone portava i simboli o le iscrizioni del donatore. Nel ducato di Parma e Piacenza sono noti i gettoni di Alessandro Farnese.
    Il venditore di pane una volta accumulati diversi gettoni li riportava all'emissario ricevendo il compenso per il pane consegnato.
    Questa consuetudine era molto radicata in terra di Francia ma prese piede in tutta Europa (Olanda, Germania, Svizzera) esistevano gettoni anche per il sale e per una tazza di minestra.



    Gettone per identificare "Il pane di lusso"
    Per quanto ne so io il "pane di lusso" era un previlegio per pochi eletti e si consumava generalmente nei banchetti importanti.
    Nel passato si consumava a Milano il cosiddetto "pane di mistura" fatto con grano padano. Ma i nobili facevano importare frumento per avere pane puro e bianco da consumare durante i loro banchetti.
    Pare che questa tradizione, a Milano, avesse radici già nel 1300.

    Quindi penso che il "gettone del pane di lusso" fosse in realtà un sigillo che veniva attaccato dal prestinaio, al sacco del pane con chiusura a corda e questo per non confonderlo con il pane comune durante la consegna.
    Va considerato che a Milano fu molto uso nel 1700 e nel 1800 fino agli inizi del 1900. famoso il "prestinaio" Luraschi di via Orefici.
    Il gettone veniva conservato impilandolo su un contenitore formato da un grosso "ago" verticale infilato su una base di legno.
    Molti gettoni portavano sul retro una serie di numeri identificativi, alcuni (i più antichi) realizzati a conio altri con i tipici caratteri di punzonatura altri ancora con incisione. L'essere numerato denota una discreta produzione e una identificazione da segnalare sul libretto dei conti. (perchè i nobili non pagavano subito le loro forniture)

    In qualche caso la punzonatura veniva fatta "a gabbia a tre o a quattro camicie" (non saprei definirla diversamente) cioè i tre o i quattro punzoni venivano legati assieme da una guida metallica che li teneva perfettamente allineati e permetteva una composizione a tre o quattro cifre. La spaziatura dei caratteri diventa obbligata dallo spessore dei punzoni. Qualche volta però il legaccio si allentava e qualche numero non appariva allineato.
    Nella bottega di mio nonno (classe 1842) ebanista e commerciante, ho visto un tempo qualcosa di simile che aveva un piccolo manico e teneva nella "camicia" centrale ancora un punzone.


    Altri gettoni
    Gettoni simili (per quello che ne so io) furono emessi nei primi anni del 1900 e si chiamavano "gettoni di necessità comune" furono emessi ad esempio dal comune di Milano per le tranvie ed anche dalla centrale del latte.
    Questi gettoni furono emessi in tutte le nazioni ed avevano indicato in alcuni casi un valore nel verso.
    Il gettone veniva poi conservato, come già detto per altri gettoni, per il controllo alla definizione del pagamento.

    Il primo a studiare le tessere (gettoni) MILANESI E LOMBARDE fu il Vandoni in RIVISTA ITALIANA DI NUMISMATICA nel 1954-55-56.

    Edited by piermaska - 24/5/2015, 16:11
     
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